07-05-2016
Lucky Wind Trevi-Visus Cervia RA 2-3 (19-25, 17-25, 25-19, 25-22, 13-15)
Lucky Wind Trevi: Compierchio 9, Della Giovampaola 12, Sabbatini, Montanari, Ceppitelli 13, Commodi, Pietrolati 3, Bozzi, Pistocchi 12, Raspa, Ciancio (L), Casareale 22. all. Albino Bosi
Visus Cervia: Furi 12, Magnani 8, Rossi 16, Mendola 9, Agostini 13, Capriotti 4, Boldrini 4, Pappacena (L), Bucella, Ravaioli, Proietti De Marchis, Massi, Zatti; all. Massimo Braghiroli
“Nel mezzo del cammin della partita, mi ritrovai in una selva oscura, che la diritta via era smarrita”. Se Dante si fosse per caso ritrovato al PalaGallinella alle 18, forse la Divina Commedia l’avrebbe cominciata così. Dopo due Set la sensazione era brutta. Dopo un buon avvio tutto ha iniziato a girare male. Cervia sembrava prendere sempre più fiducia. E lo spettro della serie C sembrava palesarsi in tutte le sue sembianze. Poi qualcosa cambia. Gli occhi cambiano forma e iniziano a brillare di una luce strana…diversa. No, in serie C non si può scendere. Non si deve scendere. No, non adesso. Inizia a cambiare l’atteggiamento. Le braccia e le gambe sembrano ritrovare i loro movimenti naturali. Tutto sembra andare in automatico. E il terzo set accorcia le distanze. Il quarto segue lo stesso andamento, mentre arrivano le prime notizie. Gabicce ha perso. Tutto assume un contorno nuovo, per certo versi surreale. La consapevolezza di potercela fare prende il posto della rassegnazione. Basta un punto. Uno solo. Per restare ancora li. Per restare dove si merita di rimanere. E quel punto arriva, come una liberazione. Non senza soffrire, ma alla fine arriva.
Sugli spalti inizia la festa, ma dentro i 18 metri si continua a giocare. Le notizie intanto continuano ad arrivare. Imola inaspettatamente cade in casa contro Civitanova.
Cervia lo sa. E continua a lottare. E fa suoi i due punti. La festa ha ora inizio. È festa grande per due. In un Palazzetto che mai come in questa situazione ha fatto sentire tutto il suo calore.
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